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“Parliamoci Leggendo” Medicina e Frontiere a sostegno dell’Autismo

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    Accendere la comunicazione tra il mondo degli adulti ed i minori, cui sono stati diagnosticati quei disturbi del neurosviluppo, comunemente noti come Autismo, è un modo concreto per affrontare un fenomeno sanitario e sociale che negli ultimi anni ha conosciuto in Italia un preoccupante e drammatico sviluppo e che ha condizionato la vita di migliaia di famiglie cui lo Stato non è in grado di dare un adeguato supporto. Acuire la sensibilità di questi ragazzi, per i quali è più giusto parlare di “spettro autistico”, proprio per la diversità dei relativi disturbi, con il godimento di immagini, colori, disegni e coinvolgendoli in una lettura appropriata, ha indotto l’Associazione culturale no-profit “Medicina e Frontiere” a farsi promotrice di una iniziativa solidale denominata “Parliamoci leggendo”, nella consapevolezza che anche un libro possa contribuire a rendere più emotivamente forte e collaborativo il rapporto tra genitori e figli. Rompere, in altre parole, i troppi muri di silenzio.

   Ed è proprio partendo da questa premessa che Medicina e Frontiere ha deciso di far dono a “ScopriAMO l’autismo”, un’Associazione creata da due genitori coraggiosi, per elaborare progetti e promuovere iniziative volte a favorire diagnosi precoci del fenomeno, di 100 libri per l’Infanzia della collana “Il Menestrello” edita da Infinito Edizioni. Un incontro all’insegna della più concreta e toccante solidarietà ospitato dallo Studio Mantelli-Gramolini, nel corso del quale è emersa la necessità di dare adeguato spazio ai libri anche nei luoghi di cura e nelle scuole.


   “Questa donazione – afferma Grazia Maria Mantelli, avvocato e scrittrice, Responsabile del Progetto - sottolinea come i libri e la lettura precoce in famiglia possano diventare un ottimo e piacevole strumento con il quale favorire lo sviluppo cognitivo, linguistico, relazionale ed emotivo dei bambini”.

 
  “La lettura nei bambini autistici contribuisce a smussarne l’aggressività, ne migliora l’aspetto comunicativo. Le mura, dietro le quali vivono i bambini autistici, vengono più facilmente abbattute grazie alla grande empatia ed alla curiosità che la lettura suscita in loro”, spiega Margareth Martino, medico e vicepresidente di “ScopriAMO l’autismo”.

 

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